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giovedì 30 gennaio 2014

Alba del domani (a cura di Isaac Asimov)

C'è stata un'età d'oro della Fantascienza e qual è stata? Probabilmente ogni appassionato risponderebbe in maniera differente a questa domanda, individuando come tale l'età delle proprie letture giovanili. Io per esempio ho cominciato leggendo Jules Verne, H. G. Wells e Isaac Asimov, autori molto diversi per carattere e collocazione temporale, ma sicuramente ciascuno ha la propria lista, differente in base alle opere che ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada.
Asimov in questa raccolta ha cercato di rendere omaggio ad alcuni scrittori, spesso dimenticati, che hanno accompagnato la sua giovinezza, influenzando forse la sua futura carriera letteraria.






Un viaggio agli albori della fantascienza, quando gli appassionati di questo genere nuovo (e un po' strano per i bempensanti) aspettavano ogni mese l'uscita delle prime riviste e i racconti di autori oggi ingiustamente dimenticati. Alba del domani è molto più di una antologia di racconti di fantascienza, è una raccolta "ragionata" che Isaac Asimov ha voluto mettere insieme per ritrovare e farci riscoprire gli autori del suo passato, quelli che ha letto di nascosto da ragazzo sulle riviste di Science Fiction in vendita nel negozio del padre prima di diventare il prolifico scrittore che tutti conosciamo. Storie spesso mai pubblicate in volume e mai rilette, conservate solo nella sua prodigiosa memoria per tanti anni.
La raccolta riunisce racconti pubblicati negli anni tra il 1920 e il 1938 dai precursori della fantascienza, inframmezzate dal racconto autobiografico e spesso autoironico della vita di Asimov che fa un po' da filo conduttore, mettendo insieme i suoi ricordi personali, gli autori e le storie che ha amato e che forse hanno inconsciamente influenzato la sua produzione futura. Forse i lettori più attenti ed esperti di Asimov potranno cogliere questi elementi comuni, a volte quasi impercettibili.
Le storie sono molto varie, con trovate originali insieme a ingenuità ed errori scientifici, raccontate con uno stile spesso lontano dai gusti del lettore moderno oppure sorprendenti per la loro inaspettata modernità.
Tanti racconti, tanti autori, alcuni poi diventati famosi nel mondo della fantascienza, altri spariti dopo il loro brillante racconto d'esordio. Un modo per conoscere e comprendere meglio quella grande palestra di scrittura che sono state le riviste come Astounding Stories, poi portate ai massimi livelli da John Campbell nel 1938 dando vita a quella che viene considerata l'età dell'Oro della Fantascienza.
Per un elenco completo dei racconti contenuti nel volume potete consultare la scheda sul Catalogo Vegetti della Letteratura Fantastica oppure su Delos Store.


Titolo: Alba del Domani - La Fantascienza prima degli Anni d'Oro
Autore: a cura di Isaac Asimov
Traduttore: Roberta Rambelli, Gian Carlo Tarozzi e Riccardo Valla
Editore: Editrice Nord
ISBN: 9788842905844

Recensione pubblicata anche su Braviautori il 19/11/2013
http://www.braviautori.com/book_alba-del-domani-la-fantascienza-prima-degli-anni-d-oro.html

sabato 25 gennaio 2014

Deserto Rosso (Rita Carla Francesca Monticelli)

Tempo fa ho letto casualmente un articolo sul self publishing in cui veniva citata l'esperienza vincente di  Rita Carla Francesca Monticelli e della sua serie fantascientifica Deserto Rosso, autopubblicata a scadenze prefissate, di cui stava per uscire il quarto "volume". Non capita spesso di trovare autrici italiane di fantascienza per cui ho subito colto l'occasione per scoprire Deserto Rosso - Punto di non ritorno, inizio di questa saga marziana. Una lettura appassionante che mi ha poi pian piano portato a leggere anche gli altri volumi della serie e ad avere dei positivi scambi di opinioni con l'autrice, sempre molto gentile e chiara nell'esprimere il suo punto di vista.
L'unico dispiacere è aver scoperto questo progetto relativamente tardi il che, se da un lato mi ha consentito di leggere tutta la storia senza grandi attese temporali tra le uscite, mi ha comunque "costretto" a recuperare in fretta le varie parti per poter finalmente arrivare al finale della storia. Appena possibile dovrò gustarmelo con calma, per cogliere meglio ogni sfumatura.

Un plauso particolare all'autrice per aver scelto di firmarsi col suo nome per intero, senza ricorrere a pseudonimi o abbreviazioni, scelta coraggiosa che credo pochi editori avrebbero condiviso.
La recensione si basa  sulla lettura delle quattro "puntate" mentre la scheda fà riferimento all'edizione unica, uscita nel frattempo sia in cartaceo che in ebook; nei prossimi mesi dovrebbe arrivare anche la versione inglese, insieme ad altri volumi che amplieranno lo scenario della saga dell'Aurora.






Una giovane astronauta esce di nascosto dalla stazione spaziale Alfa e si allontana a bordo del rover sulla superficie marziana, incurante degli appelli di richiamo e del tragico destino che forse l'attende; un viaggio apparentemente senza meta e forse senza ritorno.
Con questa scena drammatica si apre Deserto Rosso — Punto di non ritorno di Rita Carla Francesca Monticelli, la storia di Anna Personn, esobiologa svedese inviata su Marte con la missione Isis, trenta anni dopo un primo disastroso tentativo di colonizzare il pianeta rosso.
Una storia in parte autoconclusiva, in parte svelata negli episodi successivi, raccontata sapientemente dalla scrittrice con frequenti salti sia spaziali che temporali, piccoli tasselli da mettere insieme per costruire il quadro complessivo.
Provo a raccontarla in estrema sintesi, cercando di non incorrere in involontari spoiler e seguendo la successione dei "volumi", ognuno arricchito da un riassunto cronologico delle puntate precedenti che aiuta a comprendere meglio tanti particolari appena accennati nella narrazione di cui si scopre l'importanza solo in un secondo tempo.

Il primo volume racconta la storia della fuga di Anna, con flashback sul suo passato raccontati in prima persona: il rapporto contrastato con  Hassan Qabbani, medico di bordo di origine mediorientale, da lei tenuto lontano perché le ricordava tanto il suo odiato padre;  l'amicizia con il tecnico Robert Green e il dolore per la morte del comandante Dennis Francis e di sua moglie Michelle; il primo incontro con Jan De Witt, scrittore e suo ex compagno, che l'aveva abbandonata dopo aver scoperto che la missione su Marte sarebbe stata permanente, senza possibilità di ritorno. Tanti gli interrogativi lasciati in sospeso, che troveranno risposta nei successivi libri.

Nel secondo volume Deserto Rosso - Abitanti di Marte si indaga sulle cause della fuga di Anna, mostrando le sue relazioni con gli altri componenti della missione.
Una scoperta casuale e in parte sottovalutata sembra aprire nuove prospettive a una missione apparentemente fallimentare, ritardata da gravi problemi e ostacoli burocratici che sembrano impedire anche un eventuale recupero degli astronauti.
La morte del comandante per un tumore e di sua moglie per un inspiegabile incidente inaspriscono i già tesi rapporti tra i superstiti, generando sospetti reciproci e la folle decisione di Anna, spinta a tornare nel luogo dove ha scoperto delle possibili tracce di vita marziana e captato dei misteriosi segnali radio. Per farla rinsavire la Nasa rintraccia persino Jan De Wit, chiedendogli di provare a convincerla a tornare indietro.
 Anna ritrova i superstiti della missione Hera, sopravvissuti miracolosamente, sposandosi tra loro e generando figli e nipoti; una piccola colonia terrestre su Marte completamente sconosciuta alle autorità terrestri che apre nuove prospettive per la Isis 2.

Nel terzo volume Deserto Rosso — Nemico Invisibile Anna cerca di tornare alla base Alfa per ritrovare i suoi compagni. Dopo vari colpi di scena molte certezze crollano; diventa persino difficile capire chi sono davvero gli amici e i nemici. Sullo sfondo il clamore mediatico generato dalla scoperta dei superstiti dell'Hera, le manovre della Nasa per sollecitare la nuovamissione Isis 2 senza svelare le reali ragioni del fallimento della Isis. E un terribile segreto che Anna scoprirà solo poco prima di ripartire per la Terra.

Nel quarto volume Deserto Rosso — Ritorno a casa l'azione si svolge sulla Terra, ma l'influenza marziana torna continuamente, condizionando le scelte di Anna e il suo rapporto tormentato con Jan e con Hassan e minacciando il nostro pianeta. Forse la sezione più complessa perché finalmente si scoprono tutte le carte ed emergono i reali pensieri e ruoli dei vari protagonisti, in un intreccio quasi da thriller.

Nel complesso il ciclo di Deserto Rosso si rivela una lettura piacevole e coinvolgente. L'autrice è riuscita ad affrontare in maniera originale il tema marziano, forse uno degli argomenti più trattati dagli scrittori di fantascienza di ogni epoca, senza cadere nel già visto o nella banalità, offrendo molti inaspettati colpi di scena.
Da sottolineare anche il valore sperimentale di questo progetto, autopubblicato a puntate uscite a scadenze di cinque mesi l'una dall'altra e cresciuto anche grazie all'interazione con i lettori che hanno in un certo senso "partecipato emotivamente" alla stesura dell'opera, con i loro pareri, consigli, critiche, apprezzamenti.
Non deve essere stato facile scrivere le varie parti senza farsi prendere dall'ansia e dalla paura di non riuscire a rispettare i tempi di uscita prestabiliti
La vicinanza del pubblico, sapere che qualcuno fosse in attesa del seguito, credo sia stata uno stimolo in più, ma anche un'ulteriore responsabilità a fare un buon lavoro, anche per dimostrare ai detrattori che si può anche fare self publishing di qualità.


Titolo: Deserto Rosso
Autore: Rita Carla Francesca Monticelli
Traduttore: -
Editore: Rita Carla Francesca Monticelli
ISBN: 9781494358693

Recensione pubblicata anche su Braviautori il 25/01/2014



lunedì 13 gennaio 2014

Chi svolge un lavoro deve essere pagato!

  
Chi svolge un lavoro deve essere pagato!





Sembra una cosa scontata, ma per molti non lo è ancora, soprattutto nell'ambito dei cosidetti lavori creativi: scrittori, musicisti, disegnatori, grafici, impaginatori, traduttori, informatici, giornalisti, ecc.
Tutti settori in cui lo sfruttamente è sempre dietro l'angolo, e non solo per i giovani; in cui sembra normale chiedere servizi professionali senza sborsare un euro, con l'unico compenso di avere visibilità o fare curriculum.
"Tanto tu sei bravo col computer, ci metti un attimo", quante volte ce lo hanno detto e ridetto, senza capire che comunque il nostro tempo ha un valore e quei cinque minuti dedicati al tuo progetto sono comunque sottratti ad altre cose.

Ben venga perciò l'iniziativa  #CoglioneNO, una campagna di sensibilizzazione per il rispetto nei confronti dei giovani freelance, creativi e non, promossa da Zero e rilanciata da Dailybest
che affronta la questione in modo divertente attraverso una serie di video che affrontano tre situazioni tipiche  di collaborazioni saltuarie (antennista, idraulico, giardiniere).


PS Non sono stato pagato per pubblicizzare questi video, ma questa volta lo faccio volentieri gratis perché credo sia una buona iniziativa che dovrebbe far riflettere tanta gente.




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