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lunedì 20 aprile 2015

poesia All'ombra di un ulivo

Ventidue anni fa, il 20 aprile del 1993, moriva don Tonino Bello, indimenticato presidente di Pax Christi e vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, uomo di pace e dialogo. 
Per ricordarlo vorrei condividere con voi una poesia che ho scritto in suo onore qualche anno fa, in occasione del secondo anniversario della sua morte.
Idealmente dedico questa poesia anche a chi oggi sta cercando di salvare i nostri ulivi da scelte politiche discutibili, certo che anche don Tonino sarebbe stato in prima linea in questa battaglia per la difesa del territorio pugliese con le sue infuocate parole di speranza.
.
 


All’ombra di un ulivo,
simbolo della pace,
c’è un uomo in una tomba:
ascolta la sua voce!
Voce di gran profeta,
dice oggi la gente,
inutil servo di Dio,
direbbe lui umilmente.
Parla di pace e amore,
ma non sono parole,
parla di tempi nuovi,
di una speranza vera.
Lo hanno deriso in tanti
quel prete sognatore,
lo hanno chiamato pazzo,
come nostro Signore.
Ma la sua voce ancora
risuona nel mio cuore
e spero di vedere
un dì i frutti d’amore
che ha sempre seminato,
anche col suo dolore.
Oggi Dio l’ha chiamato
al suo consiglio a fianco
e solo si riposa
di un tempo il corpo stanco.
Quella croce di legno
che gli solcava il petto
un dì possa tornare
con lui a farci diletto.
Grazie, don Tonino
per quello che ci hai dato
e spero che un giorno
di me non sia pentito.
I miei sogni li ho persi,
ma non ho dimenticato
quel che le tue parole
nel mio cuore han costruito.
Se un giorno sarò degno
di entrare in Paradiso
vorrei che il gran portone
mi aprisse il tuo sorriso.




(dalla raccolta Lungo gli argini di Giovanni Capotorto)

venerdì 17 aprile 2015

Un lucchetto non basta



Qualche giorno fa ho partecipato sulle pagina facebook de Il Mondo dello Scrittore a un'animata discussione (rilanciata poi anche su  Youcaniani e aspiranti autori di Youcanprint ) in merito ad alcuni siti che permetterebbero di scaricare gratis ebook di autori famosi e meno noti e in molti hanno espresso preoccupazione per questa "concorrenza sleale". 
Mi sembra opportuno tornare sull'argomento e riprendere così le attività del blog, scusandomi per la lunga pausa pasquale (chissà se qualcuno si sarà accorto della mia assenza dal blog?).

Non si scrive solo per i soldi (altrimenti la maggior parte di noi probabilmente avrebbe smesso da un pezzo di farlo), ma soprattutto per passione, voglia di comunicare, di raccontare e raccontarsi, ma indubbiamente non è piacevole scoprire che qualcuno diffonda gratis i nostri lavori, senza il nostro permesso.
La prima reazione è indubbiamente di sorpresa; si pensa sempre che la pirateria riguardi solo i nomi più famosi, i libri che vendono tanto e che nessuno verrà mai a prendere proprio il tuo ebook da 2 euro, che magari ha venduto finora solo poche decine di copie (perlopiù amici e parenti).
La seconda reazione è di autocompiacimento. Forse qualcuno ha notato il tuo libro e lo ha prelevato perchè lo ritiene interessante e da diffondere. Un talent-scout pirata.  ;-)
Pensiero che dura solo pochi istanti, giusto il tempo di capire che non c'è stata una selezione per merito, ma probabilmente solo qualche algoritmo che automaticamente ha copiato integralmente le copertine e i dati delle tue pubblicazioni da qualcuno degli store più noti, riproponendoli poi con una grafica diversa.


Un lucchetto non basta
La terza reazione è di delusione, rabbia verso chi ruba il tuo lavoro, la tua passione per la scrittura e incertezza su come comportarsi, su come e a chi denunciare l'accaduto.
Come primo passo molti si sono rivolti alla Polizia Postale oppure hanno chiesto istruzioni sul da farsi al  proprio editore (o la loro piattaforma di pubblicazione per gli autori indipendenti); insomma chi gestisce i nostri file online ed è responsabile della loro sicurezza.
Alessandro De Giorgi, responsabile di Youcanprint (servizio con cui ho ormai pubblicato ben tre libri e considero di fatto il mio editore) è intervenuto con la consueta prontezza e disponibilità sulla pagina Youcaniani e ci ha rassicurati sulle misure di sicurezza adottate, ritenendo difficile che qualcuno abbia potuto accedere direttamente ai loro server per prelevare gli ebook.

Un banner contro l'uso dei lucchetti digitali DRM
Qualcuno ha suggerito come contromisura tecnica l'adozione del DRM (Digital rights management), un lucchetto digitale che permette l'utilizzo del file solo ai legittimi acquirenti.
Una soluzione apparentemente più sicura che in realtà spesso danneggia solo il proprietario del file.
Ho potuto sperimentare direttamente come lettore le difficoltà d'uso dei file protetti sul mio lettore ebook e ormai evito di acquistare quelli dotati di protezioni, peraltro aggirabili con facilità dai pirati esperti e quindi di fatto inutili.
Chi acquista un ebook legalmente non può essere costretto a riscaricare il file o a compiere altre manovre complicate quando il lucchetto fa le bizze, solo per poter accedere al  proprio libro.
Da autore non lo userei mai perché ritrovarsi con un file illeggibile sicuramente allontana i lettori e mina la mia credibilità (e della casa editrice che ha installato la protezione). E in generale perché non amo lucchetti e altre limitazioni alla libertà e diffusione della cultura; a volte il passaparola e la diffusione delle copie pirata sono state un veicolo pubblicitario molto efficace per far conoscere autori altrimenti sconosciuti.
Una polemica che si trascina da decenni, da quando sembrava che i primi registratori a cassette avrebbero distrutto il mercato discografico; la possibilità di scaricare legalmente  musica a pagamento tramite iTunes e siti simili si è poi  dimostrata molto più efficace di tutte le protezioni messe in campo.
Una rivoluzione che sta interessando oggi anche il mercato degli ebook, con la creazione di servizi di abbonamento per i grandi lettori come Amazon kindle unlimited, Scribd e l'italiano Bookolico, che permettono di leggere un numero illimitato di testi pagando un canone mensile.


Attenti ai pescatori
I siti pirata scoperti nelle ultime settimane si presentano come delle vetrine, spesso ben fatte, con una grafica simile a quella degli store più famosi, che mettono in mostra copertine e dati principali degli ebook in commercio, proponendone poi la visione online o il download gratuito.
Spesso non fanno distinzione tra titoli più famosi e sconosciuti, tra ebook a pagamento o gratuiti, tra grandi o medie case editrici e autori indipendenti.
Cliccando sulle opzioni di visione e download, operazione potenzialmente pericolosa e da non fare senza adeguate protezioni, in genere si viene dirottati su un'altra pagina che chiede di iscriversi ad un sito.
Circostanza sospetta che fa pensare che l'operazione sia in realtà solo un tentativo di phishing, un tipo di truffa che cerca di "pescare" informazioni riservate, convincendoci a fornire dati personali, coordinate bancarie o della carta di credito.
Non è chiaro se andando avanti nella registrazione, cosa che sconsiglio, si possa poi realmente accedere ai file gratuiti o si venga rimandati a qualche altra pagina civetta.

Meglio diffidare
A volte capita di cercare uno specifico titolo, magari molto recente o ormai esaurito sugli store legali e avere la tentazione di rivolgersi al "mercato parallelo" costituito da siti e archivi contenenti testi di dubbia provenienza, senza tener conto dei rischi, non solo legali, ma anche di sicurezza per i nostri dati.
Molto spesso il file con il nome dell'ebook (del programma, del video o altro) desiderato contiene altro: materiale pornografico, malware, virus o altro materiale potenzialmente pericoloso.
Un rischio che spesso sottovalutiamo, navigando in certi lidi senza alcuna protezione.

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