Translate

venerdì 17 novembre 2017

Artemis (Allison Wade)


Ci sono autori/autrici che ritornano periodicamente nelle mie letture e di conseguenza nelle recensioni che vi propongo saltuariamente.
È il caso di Allison Wade, brava scrittrice di cui già ho avuto modo di consigliare alcuni scritti; oggi commento il suo Artemis, racconto di fantascienza proposto in ebook in edizione bilingue inglese/italiana nel 2016.



Artemis (Allison Wade)

Artemis affronta in maniera originale e con uno stile molto personale il tema dei viaggi nel tempo, impresa non facile, visti i tanti libri e film già dedicati all'argomento.
Qualunque punto di vista si scelga, si corre sempre il rischio di riproporre, magari inconsapevolmente, idee già apparse in qualche classico della fantascienza.
Allison a mio parere è riuscita a trovare una sua strada, utilizzando uno stile di narrazione fatto di capitoli brevi e concisi, come frammenti di memoria che riemergono in maniera casuale e aiutano il lettore a ricostruire il ritratto della protagonista.
Nella prima scena Artemis appare confusa, si è appena risvegliata all'interno di una stanza, forse ferita o prigioniera, senza ricordare niente del proprio passato, di chi sia e cosa faccia in quel luogo.
Lentamente si riprende dal torpore e cerca di esplorare il mondo intorno a lei, di ricordare il proprio passato.
L'autrice fornisce pochi indizi, lasciando che il lettore scopra i particolari insieme ad Artemis, si immedesimi in lei e nella sua situazione angosciante.
Diventa istintivo leggere il racconto tutto d'un fiato, macinare un capitolo dopo l'altro per arrivare a costruirsi un quadro della situazione, capire chi sia davvero Artemis mettendo insieme i pochi elementi a disposizione.
Non mi soffermo troppo sui particolari della storia per evitare spoiler, posso dire solo che Artemis è un'agente della Chronos Incorporated, incaricata di viaggiare "indietro nel tempo per sistemare cose del passato e avere un futuro migliore", in qualche modo le sue azioni influenzano il destino dell'umanità.
La storia si svolge su diversi piani temporali, spesso accennati solo da un frammento di memoria o da un piccolo riferimento storico, ed è stato concepito inizialmente nel 1999, anno in cui è ambientata parte della storia.
 Il testo originale è stato scritto in inglese e solo successivamente tradotta in italiano.

La trama mi ha ricordato vagamente La fine dell'eternità di Isaac Asimov, che ho letto parecchi anni fa, ma l'autrice ha saputo trovare una sua chiave originale per raccontare la sua storia senza farsi influenzare dagli autori del passato o ricadere nel già visto.

Ho avuto la fortuna di leggere recentemente una versione preliminare dell'opera, uscita nel 2016 come ebook singolo e oggi introvabile.
Attualmente Artemis è inserita in versione italiana nella raccolta Waderland e in lingua inglese in coppia con un altro racconto a tema sovrappopolazione intitolato 18 Billion.


Titolo: Artemis

Autore: Allison Wade
Traduttore: Allison Wade
Editore: Wade Books
Lingua: Inglese e Italiano
Ebook: Amazon




giovedì 9 novembre 2017

Focus Writer, scrivere senza distrazioni

Per inaugurare la nuova rubrica FreeSoft ho scelto Focus Writer, un programma che riproduce una semplice macchina da scrivere, consentendo di concentrarsi solo sul testo.
Un ritorno alle origini, quando ricopiavo gli esercizi dal manuale di dattilografia per imparare a usare da autodidatta la Olivetti Lettera 22 di mio padre o ribattevo i miei primi testi.



 

Chi scrive per lavoro o per passione spesso ha la necessità di concentrarsi soltanto sul testo, lasciando fuori ogni altro pensiero, senza distrazioni.
Un tempo ci si chiudeva in camera e si lasciava scorrere la penna sul foglio bianco o si utilizzava la macchina da scrivere, stando attenti a non commettere errori di battitura, una preoccupazione che obbligava a tenere sempre al massimo la soglia di attenzione.
Chi ha avuto esperienze di dattilografia conosce bene la fatica e la frustrazione di dover ribattere un lungo testo solo per un piccolo errore, magari proprio nelle ultime righe.
I moderni computer offrono la comodità di scrivere, correggere e soprattutto salvare periodicamente il proprio scritto per evitare perdite accidentali, ma purtroppo spesso lo schermo è appesantito da icone, menù, notifiche e altri elementi che tendono ad attirare la nostra attenzione e distrarci da quello che stiamo scrivendo, facendoci spesso perdere tempo prezioso.


Focus Writer, scrivere senza distrazioni

Focus Writer è un comodo elaboratore testi, abbastanza essenziale, una sorta di macchina da scrivere su schermo, di cui (se vogliamo) può riprodurre anche il caratteristico ticchettio.
Abbastanza leggero e veloce, ottimo per scrivere una prima bozza o fissare appunti rapidamente,
Focus Writer è gratuito e Open Source per Windows, Mac e Linux, disponibile in varie lingue compreso l'italiano, anche in modalità portatile.
Possiamo personalizzare gli elementi da visualizzare sullo schermo: la barra superiore, utile per avere tutti i comandi a portata di mano, quella inferiore che contiene tutte le statistiche sull'uso di caratteri, parole e paragrafi e l'elenco degli ultimi file utilizzati.
Nella modalità più spartana compare solamente il testo, di cui è possibile scegliere font e dimensione, su uno sfondo grigio. Avvicinando il mouse ai bordi dello schermo è possibile comunque in ogni momento visualizzare tutti gli elementi tramite comode finestre a scomparsa.
Sono disponibili alcuni Temi, personalizzabili, che consentono di avere un'immagine o un colore di sfondo abbinata al font prescelto.
Personalmente preferisco la modalità di default, con sfondo grigio e tutte le barre ben visibili, ma ciascuno potrà scegliere la combinazione più funzionale al proprio modo di lavorare.
All’inizio ero un po’ scettico sull’utilità di questo programma, disponibile anche in versione portatile, ma dopo qualche ora d’uso mi sono reso conto della sua comodità per buttare giù appunti veloci o scrivere testi rapidamente.
Non ha tutte le funzioni (spesso inutili) dei più noti programmi di elaborazione testi o meglio ha le cose essenziali, permettendo di comporre il testo e salvarlo nei formati più comuni (ODT, FODT,DOCX, RTF, TXT) per poi eventualmente rielaborarlo con programmi più sofisticati.
Io lo uso in abbinamento con LibreOffice, ma è possibile usare anche Word, OpenOffice o altri programmi di videoscrittura.
Tra i formati utilizzabili figura anche il FODT (Open Document Flat XML), sigla misteriosa che non conoscevo; in pratica è una variante testuale non compressa del formato ODT usato da LibreOffice/OpeOffice e tanti altri programmi. In merito vi consiglio l’esauriente articolo scritto da Roberto Rossi su Red Char.


Uno sguardo ai comandi

Sul bordo superiore sono disponibili i classici menù (File, Modifica, Formato, Strumenti, Impostazioni , Aiuto) e le icone dei comandi principali (Nuovo, Apri, Salva, Annulla, Ripeti, Taglia, Copia, Incolla, Trova, Sostituisci, Temi).
Sul bordo inferiore troviamo utili informazioni sul numero di parole, pagine, paragrafi e caratteri utilizzati;  possiamo inoltre vedere in percentuale se abbiamo raggiunto l'obiettivo giornaliero di scrittura e la lista degli ultimi file utilizzati.
Una particolarità di Focus Writer, da cui forse deriva il suo nome, è la possibilità di evidenziare la porzione di testo che stiamo componendo, focalizzandoci solo su quella,  scegliendo tra le modalità Nessuno, Una Linea, Tre Linee e Paragrafo.
Molto comoda la funzione "obiettivo giornaliero di scrittura" che viene incontro a chi ha l’abitudine di scrivere ogni giorno qualche riga, permettendo di fissare in minuti o in parole il nostro traguardo giornaliero, evidenziando i nostri progressi.
Altra funzione utile è la possibilità di raggruppare i file in sessioni di lavoro distinte, suddividendoli per esempio in base all'argomento.
Inserendo i caratteri divisori ## è possibile suddividere un testo in scene, riordinabili grazie alla finestra a scomparsa situata sul lato sinistro. Sul lato destro troviamo invece la consueta barra di scorrimento.

Sito originale
Graeme Gott
https://gottcode.org/focuswriter/
Versione attuale 1.6.7

Programmi simili
Q10
http://www.baara.com/q10/
http://punto-informatico.it/s_2119325/Download/News/q10.aspx

JDarkRoom
http://www.codealchemists.com/jdarkroom/
http://punto-informatico.it/s_2269673/Download/News/jdarkroom.aspx


Per approfondire
http://punto-informatico.it/s_2631002/Download/News/focuswriter.aspx
https://it.softonic.com/download/focuswriter/windows
https://www.techspot.com/downloads/5642-focuswriter.html
https://focuswriter.it.uptodown.com/windows
https://focuswriter.forumer.it/

 



martedì 31 ottobre 2017

novità Novembre 2017




Da novembre 2017 partono due nuove rubriche, nate per arricchire il blog con nuove informazioni, puntando su testi più brevi e più frequenti per evitare i lunghi periodi di silenzio del passato.

Liber uscita


 La prima rubrica si chiama «Liber uscita», dedicata alle nuove proposte letterarie o ai libri che mi hanno incuriosito.
Visti i tempi non sempre celeri delle mie recensioni ho pensato fosse opportuno proporre una selezione di titoli che mi sembrano degni di attenzione, senza dovervi far aspettare di terminare la lettura de libro.
In questo caso, chiaramente, il mio giudizio si baserà solo sulle prime impressioni e sulle pagine di anteprima eventualmente presenti e non su una lettura approfondita del testo.
Un modo per dare visibilità a tanti testi di qualità, in maniera più rapida e senza stravolgere i miei ritmi di lettura. Un assaggio del testo in attesa, se possibile, di un'eventuale futura recensione.
Se leggete questi libri prima di me, fatemi sapere le vostre impressioni, se è stato apprezzato oppure non condividete il mio consiglio di lettura.
Il nome della rubrica gioca un po' sul termine latino «Liber», inteso sia come libro che come libero, per indicare le proposte librarie che mi sento di consigliare.
Ospiterà sia nuove uscite, sia testi un po' più datati che ancora attendono il loro turno sullo scaffale per essere letti, privilegiando come sempre autori/autrici meno noti.

FreeSoft

 

La seconda rubrica si chiama «FreeSoft» e sarà dedicata a una carrellata di programmi utili, in genere rigorosamente free o open source, che ho avuto modo di conoscere e provare personalmente.
Software poco noti che spesso possono offrire una valida alternativa gratuita a nomi più blasonati e costosi, visti con l'occhio curioso del comune fruitore, dell'appassionato, più che dell'esperto informatico o grafico, senza addentrarmi troppo nelle specifiche tecniche.
Se possibile, cercherò di segnalare soprattutto programmi multipiattaforma disponibili anche in versione italiana,

venerdì 13 ottobre 2017

La discarica degli ebook gratuiti


Ebook gratuiti scaricabili da internet. Prima era il txt, poi il lit e il pdf, oggi l'epub e il mobi. E tanti altri formati che hanno avuto vita effimera. La smania di scaricare i tanti testi disponibili gratuitamente sulla Rete, ha preso un po' tutti prima o poi, trasformandoci spesso in accumulatori di libri digitali che forse non leggeremo mai.

La parola magica
Capita spesso, girando sui vari blog letterari, gruppi facebook, siti di autori esordienti o sugli store online di imbattersi in ebook scaricabili gratis.
Libri che in genere non ci servono, di autori/autrici che non conosciamo e che forse non avremmo mai considerato prima, che forse mai troveremo il tempo di leggere.
Ma la magica parola GRATIS ci entra in testa come un tarlo e quasi sempre inevitabilmente finiamo per scaricare quel file che andrà a perdersi nei meandri del nostro affollato hard disk.
Perdersi davvero perché col tempo dimenticheremo di averlo acquistato o scaricato, dimenticheremo la sua stessa esistenza, salvo ritrovarlo per caso successivamente e chiederci poi "come mai non l'abbiamo ancora letto?".
Per ovviare in parte a questo problema qualche mese fa ho provato a stilare una prima lista dei 40 libri da leggere, una classifica di priorità che inevitabilmente finisce per essere stravolta da nuovi arrivi o da altri testi che si decide di riprendere prima o in contemporanea a quella ufficiale, ma almeno ci aiuta a tenere memoria di ciò che vorremmo leggere.

Alla scoperta di libri interessanti
Molti autori/autrici mettono a disposizione gratuitamente alcuni loro testi per farsi conoscere, permettere al lettore di toccare con mano il loro stile di scrittura, leggere in anteprima le loro creazioni e attirare lettori verso le altre produzioni a pagamento
Scaricare gratis testi di autori sconosciuti a volte può essere un modo per scoprire testi interessanti senza correre rischi, per trasformarsi in talent scout letterari riuscendo a dare attenzione e visibilità ad autori/autrici meritevoli.
Una possibilità che forse anche le case editrici dovrebbero ogni tanto considerare, visto che ormai molte hanno abdicato al loro ruolo di scopritori di nuovi talenti letterari.
Tempo fa un autore (di cui non ricordo il nome) si chiedeva sconsolato come mai i lettori scaricano facilmente testi gratuiti di sconosciuti e poi non sono disposti a spendere pochi euro per lo stesso prodotto.
Dal punto di vista economico la differenza fra scaricare un libro gratis o acquistarlo a un prezzo abbordabile spesso è minima. Spendere uno, due euro per un buon libro non è una spesa eccessiva, considerando che c'è gente che spende centinaia di euro per l'ultimo modello di cellulare o gadget tecnologico. Certo, moltiplicando la piccola cifra richiesta per il notevole numero di autori esistenti un lettore forte può arrivare anche a cifre importanti.

L'altra faccia delle classifiche
Fino a qualche anno fa gli ebook gratuiti erano in genere disponibili sul sito dell'autore/autrice, della casa editrice o su piccoli portali che raccolgono opere di più scrittori/scrittrici oppure archivi come Liber Liber che ospitano classici non più coperti da diritti.
Oggi i testi sono ospitati anche sulle grandi librerie digitali, in particolare su Amazon che permette di mettere periodicamente il proprio testo in promozione gratuita concedendo l'esclusiva per un certo periodo.
Ogni volta che qualcuno scarica un ebook dalla piattaforma, indipendentemente dal gradimento o dall'effettiva lettura del testo, i contatori segnano solo il mero dato del totale dei download, rielaborando poi i dati in base ai loro algoritmi segreti.
Il risultato finale è che il libro fa un balzo nele classifiche di vendita, anche se in realtà non è stato venduto, ma regalato. L'entita del balzo dipende naturalmente da quante copie sono state vendute, ma anche da quanti hanno acquistato il testo nello stesso momento.
Un libro che vende tre copie nello stesso giorno probabilmente salirà in classifica più di uno che ne vende trenta in un mese. Salire in classifiche poi garantisce una maggiore visibilità e, potenzialmente, maggiori vendite reali terminata la fase promozionale gratuita.
Un circolo vizioso che si autoalimenta e che autori senza scrupoli a volte influenzano acquistando quantità cospicue di un testo solo per fargli guadagnare posizioni in classifica
.
Tante volte mi sono imposto di smettere di scaricare ebook gratuiti di sconosciuti, concentrandomi solo su quelli acquistati o di autori che già conosco, anche per smettere di alimentare involontariamente questo fenomeno e non aiutare chi utilizza questi trucchi per risalire le classifiche.
Ma la curiosità spesso prevale, per un lettore ogni testo nuovo è come una sfida.
Personalmente ho smesso di credere alle classifiche di Amazon (e altre piattaforme simili) quando per una fortuita coincidenza ho venduto nello stesso giorno più copie del mio primo libro di poesie; pochi acquisti quasi in contemporanea in un settore di nicchia che per poche ore mi hanno portato addirittura nella top ten della categorie poesia, tra Dante e Leopardi.
Una bella soddisfazione, che per quanche istante ha alimentato la mia autostima, poi la consapevolezza che c'era qualcosa di strano nelle classifiche e negli asettici algoritmi che le compongono.
Per correttezza c'è da dire che Amazon dopo alcune settimane chiede al potenziale lettore di scrivere una recensione, ma credo siano in pochi a lasciare un commento nei tempi richiesti, per cui rimane sempre un'incognita se i libri scaricati vengano realmente letti.

L'accumulo indifferenziato
Avete mai scaricato degli ebook da una libreria online?
In genere i testi vengono depositati in una cartella di download con un nome generico, diverso a seconda della piattaforma utilizzata.
In genere ogni piattaforma ha anche un suo programma di lettura scaricabile sul computer o disponibile online, che permette di leggere sul pc o smartphone tutti i libri acquistati oppure di trasferirli direttamente sul lettore ebook dopo l'acquisto senza preoccuparsi della sua posizione nell'hard disk.
Un sistema comodo, certo, ma a volte c'è l'esigenza di copiare manualmente i propri ebook su lettori più datati e allora comincia il problema di rintracciare gli epub richiesti.

  • IBS Tolino usa uno schema tipo COGNOME AUTORE_TITOLO_ISBN.epub per cui possiamo trovarci file con nomi come Basile_Lo-cunto-de-li-cunti-(Classici_9786050384581.epub, ancora abbastanza comprensibili. 
  • Amazon usa il codice ASIN più il suffisso EBOK per i testi completi e EBSP per le anteprime, completati dall'estensione azw che è in realtà un formato mobi proprietario. Per chi non ha un Kindle il file risulta illeggibile, a meno che non si faccia la conversione con software come Calibre, che in genere offre buoni risultati.Analogo discorso vale al contrario se si possiedono degli epub da leggere sul kindle.
  • Kobo trasforma i normali epub in un formato proprietario kepub, non utilizzabile su altri lettori.
In genere ogni piattaforma o lettore ha un suo modo di denominare e riconoscere il file per cui spesso occorre rinominarlo manualmente per trasformarlo in qualcosa di umanamente comprensibile per un comune lettore, qualcosa del tipo NOME AUTORE - TITOLO più l'estensione.
Almeno io preferisco avere i titoli in questo formato, altri magari potranno usare una denominazione diversa.
Chiaramente se si scaricano tanti file e non si ha l'accortezza di svolgere questa operazione subito dopo il download, spesso capita che gli ebook si confondano con gli altri file presenti nel computer e dopo un po' se ne perda perfino il ricordo. Tanto che a volte nel dubbio si finisce per scaricare più volte un ebook che già abbiamo "da qualche parte".
In questo Amazon offre una comoda funzione che ci ricorda se e quando abbiamo già comprato un ebook, preservandoci da acquisti multipli. Una possibilità che spero venga inserita anche dalle altre piattaforme di vendita.
Le altri store online li ho usati poco per cui non posso dare al momento indicazioni o giudizi.

Catalogare gli ebook dispersi
Per fare un po' d'ordine nel proprio archivio di ebook consiglio di impostare l'ordinamento per tipo di file, in modo da isolare tutti gli epub, mobi, azw o altri formati ebook presenti e eventualmente rinominarli come desiderato.
Per archiviare e gestire molti ebook ci si può anche affidare al solito Calibre, che ci permette di creare una biblioteca dei file inseriti manualmente o presenti in una certa cartella.
Un pregio/difetto di questo programma è che crea un suo archivio, copiando tutti i file in una serie di cartelle con una denominazione  definita dal programma.
Ottimo se non si vuole rischiare di perdere qualche dato.
Pessimo se si ha poco spazio a disposizione o si preferisce denominare i file secondo regole personali.
Anche Adobe Digital Edition crea una sua cartella degli epub, rinominandoli a suo modo.
Personalmente non uso molto questo programma, che in passato mi ha dato qualche problema, ma è ancora purtroppo indispensabile per gli epub protetti con il DRM Adobe.

Recentemente ho scoperto un buon programma chiamato Icecream Epub Reader che consente di leggere i file epub/mobi/etc dalla loro posizione attuale, senza creare copie aggiuntive ridondanti.
Come Calibre, consente di creare anche un elenco dei propri ebook in formato .ebr e inoltre visualiza direttamente nell'indice la percentuale di testo già letto.
Mi sembra abbastanza veloce ed efficiente, una buona alternativa ai software già citati.
C'è ancora qualche piccolo difetto, a mio parere.
  • il font impostato di default è forse è un po' troppo piccolo
  • lo scorrimento pagina tramite la barra di scorrimento o  la rotellina del mouse non funziona bene con file pdf e cbr/cbz. Per spostarsi meglio usare i tasti di Pag su / Pag giù presenti sulla tastiera.
  • sarebbe bene aggiungere sullo schermo anche un paio di pulsanti avanti/indietro per spostarsi velocemente da una pagina all'altra.
  • manca un richiamo visivo perr segnalare la presenza di un segnalibro sulla pagina.

venerdì 4 agosto 2017

40 Buoni propositi per le letture estive




Lo so, in genere i buoni propositi per le letture o i grandi progetti si fanno a inizio anno (e si dimenticano dopo poche settimane), ma in questi giorni mi sono reso conto di avere tanti libri ancora da leggere (e a volte da recensire).
Col tempo i libri cartacei o i file digitali si accumulano sullo scaffale, fisico o virtuale che sia, e ogni tanto occorre fare un po' d'ordine, fare una lista delle priorità, giusto per avere un'idea.
Ho pensato così di condividere l'elenco dei libri che vorrei leggere entro l'anno (o giù di lì). ;-)


Ragazza che legge - foto Morguefile
Sono 40 titoli, in ossequio alla moda delle liste numeriche,  pescati un po' a caso, un po' per scelta tra quelli acquistati, ricevuti, scaricati, trovati in giro; insomma i libri che da qualche mese (e a volte anno) mi chiedono insistentemente di entrare nel loro mondo.
Titoli che per qualche ragione hanno attirato la mia attenzione in passato e ho desiderato leggere, ma che poi per varie ragioni non ho ancora avuto modo di assaporare.
Mi sembra giusto rendere in parte pubblica questa mia selezione personale, anche per offrire visibilità a tanti titoli interessanti che finora non ho ancora avuto modo di leggere, per dare spazio ad autori e autrici di talento ancora poco conosciuti o a classici da riscoprire.
L'ordine di inserimento è casuale e l'elenco comprende anche raccolte contenenti più titoli; quando possibile ho cercato di indicare anche un link di riferimento per reperire le opere.
Alcuni autori/autrici compaiono più volte, segno che ho fiducia nel loro talento o probabilmente ho già avuto modo di leggere e apprezzare qualche loro scritto precedente, ma non ancora il tempo di mettermi in pari con la loro produzione successiva. Sono presenti molti libri di autori indipendenti, self publisher o pubblicati con piccole case editrici, titoli che difficilmente trovano spazio sui normali siti di informazione libraria.
Non so se siano i libri migliori, ogni scelta è assolutamente soggettiva.
Sicuramente ce ne saranno di ogni tipo: libri molto belli, testi interessanti ma ancora acerbi, forse anche qualche libro da dimenticare. Come in tutte le biblioteche. ;-)

Cercherò di tenervi aggiornati sui miei progressi di lettura nei prossimi mesi, evidenziando in grassetto i titoli a mano a mano che vengono letti.
Spero comunque di avervi incuriositi e invogliati a scoprire almeno alcuni di questi testi.

in lettura

Emilio Salgari è un autore molto noto, forse ingiustamente considerato solo lettura per ragazzi. Uno scrittore prolifico che ha sofferto molto in vita per i contratti capestro impostigli da alcuni editori.
Da qualche anno la sua produzione letteraria è diventata "libera da diritti" per cui sono oggi disponibili online anche molte versioni gratuite dei suoi testi, fra tutte ricordo quelle disponibili su Liber Liber.
In passato ho un po' trascurato la produzione salgariana, leggendo più i libri di Jules Verne. Cerco di recuperare, partendo dal ciclo dedicato a Sandokan e ai pirati della malesia, reso famoso dall'omonimo sceneggiato televisivo RAI.

1) I Misteri della Jungla Nera (1895)
2) Le Tigri di Mompracem (1900)
3) I Pirati della Malesia (1896)
4) Le due Tigri (1904)
5) Il Re del Mare (1906)
6) Alla conquista di un impero (1907)
7) Sandokan alla riscossa (1907)
8) La riconquista del Mompracem (1908)
9) Il Bramino dell'Assam (1911)
10) La caduta di un impero (1911)
11) La rivincita di Yanez (1913)

---
Tutti conoscono le avventure di don Camillo e Peppone, rese celebri dai film con Fernandel e Gino Cervi, ma forse pochi hanno avuto l'occasione di leggere i racconti brevi di Guareschi da cui sono tratti. 
In aggiunta consiglio anche un racconto poco noto,  Il marito in collegio, una divertente storia sulle ipocrisie e i sotterfugi di una famiglia ricca di titoli nobiliari, ma non di denaro. 
Nel 1977 è stato girato un film omonimo con Enrico Montesano e Silvia Dionisio, ispirato alle vicende del racconto.

12) Giovannino Guareschi - don Camillo Tutti i racconti - parte 1
13) Giovannino Guareschi - don Camillo Tutti i racconti - parte 2
14) Giovannino Guareschi - don Camillo Tutti i racconti - parte 3
15) Giovannino Guareschi - don Camillo Tutti i racconti - parte 4
16) Giovannino Guareschi - don Camillo Tutti i racconti - parte 5
link ebook Don Camillo e Peppone
17) Giovannino Guareschi - Il marito in collegio - link
---

Classici

18) Jack London - I grandi romanzi e i racconti - link
19) R. L. Stevenson - Il club dei suicidi - link
20) Charles Dickens - I grandi romanzi - link
21) Joseph Conrad - Cuore di tenebra - link
22) Harriet Beecher Stowe - La capanna dello zio Tom - link

---

Nuovi Autori/Autrici

23) Rita Carla Francesca Monticelli - L'isola di Gaia - link
24) Rita Carla Francesca Monticelli - Il mentore - link
25) Rita Carla Francesca Monticelli - Affinità d'intenti - link
26) Rita Carla Francesca Monticelli - Sindrome - link
27) Giovanni Venturi - Racconti dall'isola - link
28) Giovanni Venturi - Joe è tra noi - link
29) Massimo Baglione - La donna dipinta per caso - link
30) Massimo Baglione - Un passo indietro - link
31) Dominique Bisset - Menhir - link
32) Allison J. Wade - Artemis - link
33) Alessandro Girola - Il treno di Moebius - link
34) Alessandro Panico - Le impronte dell'angelo - link
35) Fabrizio Venerandi - Il trionfo dell'impiegato - download FREE
36) Francesco Resta - Ho attraversato la valle solitaria - link
37) Rocco Barbalinardo - Il prezzo dell'onore - link
38) Samantha L'Ile - Generazione magica - link
39) Roberto Tartaglia - Lo scacciapensieri - link
40) Laura Schirru - New Babel - download FREE


domenica 2 luglio 2017

Se apri un blog, pensaci bene prima

 

Negli ultimi anni sono nate molte piattaforme di autopubblicazione e tanti siti/blog che offrono consigli per scrivere, pubblicare e vendere i propri libri.
Uno dei primi consigli che da anni sento dare agli scrittori emergenti è quello di aprire un blog/sito web per farsi conoscere online e indirizzare i potenziali lettori verso i propri testi.
Ma funziona davvero? Proviamo a capirlo.


In tutte le guide all'autopubblicazione o siti web/blog dedicati all'argomento prima o poi viene fuori il consiglio di creare un proprio spazio sulla rete, dedicato ai singoli libri o in generale alla propria attività letteraria.
L'ho fatto anch'io alcuni anni fa, aprendo prima una pagina facebook dedicata al mio primo libro Fogli diVersi (link) e poi un blog omonimo, online dal 18 aprile 2013.
Ho evitato la classica pagina "Pinco Pallino scrittore" perchè è una dicitura molto impegnativa, che mi fa sorridere; autodefinirsi scrittore o poeta richiede una forte dose di presunzione o incoscienza e il rischio che qualcuno ti chieda conto di quanto hai scritto finora per poterti fregiare di tale titolo.

Non affezionarsi troppo agli elementi del blog
Quando ho creato il mio blog Fogli diversi non avevo un preciso piano editoriale o la minima idea di cosa volessi comunicare davvero, al di là della voglia di promuovere quel titolo, quel libro.
Ero partito da una struttura semplice, poche pagine senza troppi fronzoli su Blogger, con l'idea di aggiungere in seguito altri elementi a mano a mano che se ne fosse presentata la necessità.
Forse mi sono fatto prendere troppo dalla novità, dalla voglia di sperimentare, aggiungendo post, widget, testatine, immagini, provando varie soluzioni alternative senza un progetto di base.
Col tempo il blog è cresciuto in maniera "anarchica" e ho cominciato a pensare seriamente a come renderlo più semplice ed efficace.
Aggiungere elementi nuovi è facile, inebriante, ma eliminarli o riposizionarli diventa poi più complicato, si finisce per affezionarsi a quell'immagine, quel logo, quel widget, quel qualcosa che forse non aggiunge niente al tuo sito, ma ormai ne è parte integrante, almeno nel tuo cuore.
Tecnicamente ci vorrebbe solo un attimo per toglierlo, ma poi cominci a chiederti se ne valga davvero la pena e alla fine lo lasci per paura di non riuscire a rifarlo o a rendere lo stesso effetto.
Gli scrittori sanno bene quanto sia a volte difficile eliminare una parola, una frase, un brano, un personaggio, un qualcosa che abbiamo scritto, ma che sentiamo che non vada più bene dove l'avevamo posto.
C'è chi cancella tutto d'istinto, provando poi a riscrivere da capo senza farsi influenzare dalla vecchia versione e chi invece tiene traccia di ogni modifica, anche se poi difficilmente riuscirà a districarsi nel mare di periodi in sospeso archiviati chissà dove, e a ritrovare quella frase che sembrava scritta apposta.

Buoni propositi disattesi
Prima o poi forse troverò il tempo e la voglia di risistemare tutto, garantendo una presenza più costante sul blog. Me lo riprometto sempre, ma poi il tempo passa e mi rendo conto di aver scritto solo uno, massimo due post in un mese, praticamente una presenza quasi simbolica, forse il minimo per considerare il blog ancora vivo.
La cosa paradossale è che spesso le idee non mancano, ci sono già vari post in bozza, articoli e recensioni da inserire, scritte parzialmente ormai da mesi su carta e poi parcheggiate da qualche parte.
Fogli dispersi in attesa di venire recuperati, articoli puntualmente rinviati perchè non più di attualità e tante idee geniali che dopo qualche giorno non sembrano più così brillanti.
Anche questo articolo in origine doveva uscire per fine maggio 2017, verificherete voi stessi la data effettiva di pubblicazione, se riuscirò mai a completarlo. ;-)
Lo scorso anno mi ero di nuovo fatto prendere dal desiderio di migliorare il blog, avevo persino chiesto aiuto a un'amica esperta di grafica e siti web che mi ha fornito tanti utili consigli, forse le uniche modifiche sostanziali realizzate finora, mentre tanti altri suggerimenti rimangono ancora da applicare.
Per il resto tanti dubbi, esitazioni, forse anche un pizzico di pigrizia e la difficoltà di impostare un serio piano di revisione sia della grafica che dei contenuti.
Modifiche iniziate e poi lasciate a metà, come tanti cantieri fantasma nel nostro paese, interventi strutturali cominciati con entusiasmo e tante buone intenzioni. Poi rinviati temporaneamente, con l'idea di realizzarli poco per volta, nei tempi morti delle altre attività. Solo che quella serie di piccole modifiche, rapide se effettuate in successione, diventano elefantiache se fatte a macchia di leopardo nei ritagli di tempo.
Spesso dopo qualche giorno perdi il ricordo preciso di cosa volevi fare, di quanto già fatto e di cosa ancora andrebbe rivisto. E contemporaneamente i tuoi preziosi appunti cartacei o digitali sugli interventi da realizzare magicamente si perdono in un mare di carta o di bit.  ;-)

Consigli inutili, forse
Forse non sono la persona più adatta per dirti come realizzare un blog; ho sempre diffidato di chi crede di conoscere ogni cosa e di avere sempre la risposta giusta.
Cerco di dire comunque la mia opinione, partendo dalle mie esperienze, dagli errori fatti, ma anche dalle soluzioni trovate per caso o dopo ore di tentativi più o meno casuali.
Non ti propongo pomposi decaloghi o lunghe liste, solo quattro consigli. Poi decidi tu se vale la pena di seguirli.  ;-)

1) Se ti suggeriscono di creare un blog per vendere più libri, non crederci.
O almeno non partire subito in quarta per averlo pronto in prossimità dell'uscita del libro.
Non fare le cose in fretta, come se da quelle poche ore o giorni di ritardo dipendessero il destino del mondo e le vendite stratosferiche del tuo prezioso volume.
Prendi un po' di tempo per cercare di pianificare con cura la struttura del tuo blog/sito web, cerca di capire cosa vuoi comunicare, di immaginare la grafica e i contenuti possibili.
Ricorda comunque che gestire un blog richiede molto impegno, tempo e voglia di comunicare e non sempre i risultati, soprattutto agli inizi, ti ripagano dei sacrifici fatti.
Difficilmente noterai un aumento vertiginoso delle vendite del tuo libro, almeno nel breve periodo.
I primi tempi tornerai spesso davanti allo schermo per controllare il resoconto delle visualizzazioni, per vedere quante persone hanno visitato il tuo sito dall'ultima volta.
Ricorda che in genere il totale comprende anche le tue visite, compresi gli interventi di manutenzione; cui se ti colleghi 10 volte al giorno per controllare e il totale non si discosta troppo da quella cifra, forse devi cominciare a porti qualche domanda.

2) Non fidarti di tutti quelli che ti contattano, spesso vogliono solo sfruttarti
Preso dal terrore di essere solo nell'universo blogger, forse aspetti con ansia che qualcuno dei tuoi lettori si manifesti, lasci un commento, una critica, un elogio, insomma faccia avvertire la propria presenza. ;-)
Certamente è una gioia sapere che qualcuno ha "perso" del tempo per leggere le nostre parole e vuole condividere con noi le sue emozioni; fa sempre piacere, perfino quando riceviamo qualche piccola critica.
Tieni presente che con l'aumento delle visite e della notorietà del blog potrebbero arrivare attestati di stima o richieste di collaborazione, ma anche visite indesiderate: spammer, troll, case editrici a pagamento, agenzie letterarie e tante altre figure non sempre gradevoli che bazzicano il sottobosco editoriale in cerca di possibili clienti.
Valuta sempre quello che ti viene offerto o richiesto, senza cadere nelle trappole di chi cerca di spillare soldi o sfruttare la tua collaborazione gratuita per arricchirsi. Nel dubbio rifiuta cortesemente; è inutile perdere tempo per attività poco chiare o che non portano vantaggi concreti.
Se hai un blog letterario, sicuramente verrai contattato anche da uno dei tanti autori esordienti in cerca di recensioni (positive) per accrescere la propria visibilità.
Qualcuno ti chiederà gentilmente se può inviarti il suo libro/ebook, qualcun altro ti spedirà tutto senza neanche chiedere il permesso o pretenderà con arroganza valutazioni a tempo di record.
Scrivere recensioni bene richiede tempo e competenze che non tutti hanno; molti dimenticano che per poter dare un giudizio efficace occorre prima aver letto il libro.
Cerca di essere sempre gentile, rifiutando con cortesia e spiegando perché non puoi farlo.
Pensa a quante volte sei stato dall'altra parte e avresti voluto un minimo d'attenzione.
Evita comunque di prendere impegni che non sei in grado di portare avanti; è sempre tempo sottratto alle tue attività o alle tue letture preferite. Mantieni comunque un minimo di curiosità, a volte tra le tante cose inviate a caso si trovano anche testi interessanti.
Nel caso la cosa si ripeta spesso, scrivi una nota sul sito/blog per avvisare che non fai recensioni su richiesta.
Io ho fatto la scelta di trattare solo libri che ho letto e che mi sono piaciuti, di condividere e consigliare le mie letture preferite piuttosto che offrire recensioni affrettate.

2) Programma la periodicità dei post in base al tempo reale a disposizione.
Dopo  aver deciso per sommi capi la struttura del sito e i suoi possibili contenuti comincia a scrivere qualche post di prova, per verificare quanto tempo impieghi e creare una piccola banca dati di argomenti da trattare e articoli pronti, da tenere di riserva per i momenti di blocco.
Solo in ultimo comincia a inserire realmente i post, senza farti prendere dalla mania di presenzialismo, dal voler scrivere tanti messaggi alla settimana, magari più volte in un giorno.
Meglio puntare su una periodicità precisa, magari uno, due post in giorni precisi della settimana, di più solo se strettamente necessario.
In questo modo probabilmente non esaurirai in fretta le tue energie creative, non stancherai il lettore abituale con ritmi al limite dello spam selvaggio e potrai dedicare maggior tempo e cura alla scrittura di ogni singolo post.

3) Sperimenta le possibilità offerte dalla piattaforma che ospita il tuo sito, ma senza esagerare.
Oggi chiunque può creare un semplice blog o sito web senza dover imparare astruse nozioni tecniche, affidandosi ai modelli offerti gratuitamente dalle piattaforme o CMS più noti (Wordpress, Blogger, Joomla e tanti altri).
Siti forse simili tra loro nella struttura e basilari rispetto a quelli progettati da un professionista, ma in genere sufficienti per le esigenze dell'utente comune, di chi vuole essere in rete, ma non sa bene ancora perchè e per fare cosa.
Tutte le piattaforme oggi consentono l'aggiunta di widget o plug-in, piccoi programmi che consentono di inserire in maniera semplice funzioni utili.
L'utente curioso tende spesso a provare tutto, senza capire se gli serve davvero, solo per il gusto di sperimentare, finendo per trovare il sito appesantito da orpelli spesso inutili, ma a cui non si riesce a rinunciare.
Valuta bene prima di aggiungere ogni elemento la sua reale utilità, il suo peso sulla pagina e evita di sperimentare troppi elementi in contemporane.

4) Non rubare le immagini dalla Rete, non tutto è liberamente disponibile.
Spesso, soprattutto agli inizi, si tende a inserire nel blog qualunque bella immagine suggerita dal motore di ricerca, senza preoccuparsi troppo della fonte. Di fatto rubandole da altri siti, a volte in maniera inconsapevole o solo per la fretta di dover trovare al più presto la foto giusta per quell'articolo.
In genere si tende a salvare la foto senza tenere nota della provenienza, dimenticando che molte immagini non sono di pubblico dominio solo perchè sono reperibili su internet.
Se proprio non riesci a fare a meno di un'immagine e non trovi un'alternativa valida nei tanti archivi di foto liberamente utilizzabili, gratuiti e a pagamento, disponibili oggi in rete, cerca almeno di segnarti il link d'origine.
Potrai utilizzarlo per chiedere il permesso d'uso all'autore/autrice o almeno per citare la fonte.
Quando ho cominciato a scrivere recensioni spesso collegavo la foto nell'articolo al link dell'immagine originale della copertina. Mi illudevo che mantenendo il collegamento al sito originale fossi autorizzato all'uso dell'immagine.
Purtroppo non è così, pur essendo forse un passo in avanti rispetto al furto selvaggio.
Ricorda che col tempo comunque i siti cambiano, alcune pagine vengono aggiornate, altre eliminate, e quei bei collegamenti finiscono per diventare inutili, lasciando nelle nostre pagine solo dei riquadri bianchi.

lunedì 1 maggio 2017

Parola di Rino - in edicola




Una breve nota per segnalare un progetto discografico e editoriale dedicato a Rino Gaetano, un cantautore che segnato la mia infanzia e che ancora oggi riascolto sempre con grande piacere e un po' di rimpianto, per gli anni passati e per tutto quello che Rino avrebbe potuto ancora donare alla musica e a tutti noi.
"Parola di Rino", così è stata denominata una nuova raccolta discografica dedicata a Rino Gaetano e disponibile dai primi di marzo in edicola in allegato a TV Sorrisi e Canzoni e Panorama.
Una raccolta di 10 cd in formato digipack da collezionare (al prezzo di 9,99 euro ciascuno + il prezzo della rivista) contenenti la sua discografia completa più alcune registrazioni live e altri inediti.
In aggiunta a ogni cd un libretto contenente frasi, immagini, aneddoti sulla vita del cantautore e una cronologia dei principali avvenimenti dell'epoca, il tutto inserito in una custodia cartonata a due ante (una per il cd e una per il libretto) semplice, ma al tempo stesso efficace ed elegante.
Riuniti nel raccoglitore distribuito con il primo numero, le custodie dei 10 cd compongono la scritta "Parola di Rino", dando un tocco d'eleganza alal raccolta.
Unica pecca dal punto di vista grafico la presenza di qualche refuso di troppo nei libretti, considerando anche i testi abbastanza brevi, e la presenza di sfondi colorati dietro le parole che a volte ne limitano un po' la leggibilità.
Da fan di Rino posso dirmi soddisfatto di questa bella iniziativa che mi ha dato la possibilità di ascoltare per la prima volta alcuni brani rari o la registrazione live di un concerto tenuto  a San Cassiano di Lecce con i Crash quasi quarant'anni fa.
Spero che questa raccolta permetta a tanti nuovi ascoltatori di conoscere meglio tutte le canzoni di Rino, non solo Gianna  o Il cielo è sempre più blu o le altre più note.
Ringrazio coloro che hanno pensato e realizzato questa progetto, forse poco pubblicizzato.


Per chi si fosse perso qualche uscita in edicola o volesse completare la raccolta con le uscite mancanti  ricordo che è possibile ordinare i CD anche on line dal sito Mondadori per te
http://www.mondadoriperte.it/product/4827/rino-gaetano-parola-di-rino.html

---

Ultim'ora

In questi giorni è uscito "Rino Gaetano. Un mito predestinato", un nuovo libro dedicato al cantautore calabrese Rino Gaetano, scritto da Stefano Micocci e Carlotta Ercolino (Terre Sommerse).


---

giovedì 30 marzo 2017

Sono nato troppo presto (Giovanna Avignoni)


La prima volta che ho visto questo libro di Giovanna Avignoni ho subito pensato "devo leggerlo", ancora prima di apprenderne la trama.
Mi incuriosiva molto il richiamo al nascere prima contenuto nel titolo; anch'io sono nato prematuro e in queste pagine ho potuto ripercorrere alcune tappe della mia vita, rivivere con maggiore consapevolezza l'esperienza della nascita, della separazione, dell'incubatrice, il legame speciale tra gemelli, etc., ricordi lontani rimasti ai margini della memoria cosciente.
L'autrice ha saputo raccontare una storia non facile con sensibilità, ironia e leggerezza, senza mai cadere nel pietismo, mescolando sapientemente realtà e fantasia. 

Dedico questa recensione alla mia gemella, ancora insieme anche oltre la morte.

copertina Sono nato troppo presto
copertina Sono nato troppo presto

Una storia commovente e spiazzante che non è facile commentare senza fare spoiler o ripetere quanto già detto da chi ha letto e recensito il libro prima di me.
Leggendo le prime righe che raccontano la nascita di Fabio e Guido, due gemelli prematuri e la scoperta della disabilità di uno di loro, ci saremmo forse aspettati una storia strappalacrime di amore tra fratelli, di dedizione e cura verso il gemello più debole.
Invece l'autrice sceglie di affidare la narrazione a Fabio, quello che la società vorrebbe subito etichettare come disabile e che invece reclama subito la sua unicità, la sua voglia di esistere, di essere se stesso, di essere solo Fabio, Fabio e basta, senza altri inutili aggettivi.
Una scelta non facile, nè scontata, ma che apre nuove possibililità narrative.
Fabio racconta la sua storia, il suo mondo, in prima persona e a modo suo, mescolando realtà e fantasia, desideri e avvenimenti.
I due gemelli, ribattezzati Zorro e Arlecchino per le mascherine portate nell'incubatrice, crescono accuditi dalla mamma e dai nonni, lui sempre pronto a dare consigli e risolvere i problemi, lei apparentemente più defilata, ma sempre presente.
Il nonno in particolare è una figura fondamentale per la crescita di Fabio; è lui che inventa strane favole per spiegare la menomazione di Fabio, vittima di volta in volta di una rana invidiosa, del misterioso bergello o di un mago burlone, è lui che conserva gelosamente le mascherine per non dimenticare la lotta dei due gemelli per sopravvivere, indossandole nei momenti cruciali per coprire il proprio dolore. Un gesto simbolico o reale, non si sa, e in fondo forse neanche importa più di tanto; è inutile cercare di separare realtà e fantasia nel racconto di Fabio, i due elementi convivono nella sua percezione del mondo esterno.
Fabio e Guido crescono, nonostante le previsioni negative dei medici; nonostante l'abbandono del padre, impaurito dalal disabilità di Fabio.
Sono dei combattenti. Come forse tutti i gemelli prematuri sono affamati di vita e la loro madre, ribattezzata dal nonno "la forza bambina" li spinge ad andare avanti nonostante tutto, a non arrendersi davanti alle difficoltà, a non considerarsi mai differenti dagli altri.
La diversità, probabilmente, dipende solo dal nostro modo di percepire la realtà; lo stesso oggetto può essere per alcuni solo una sedia a rotelle, ma diventare per Fabio una bicicletta speciale, che soltanto lui ha il privilegio di portare anche a scuola. Oppure l'ascensore una splendida astronave che gli consente di raggiungere la sua aula al primo piano.
Spesso nel corso della narrazione l'autrice ricorre a queste metafore, immagini alternative della realtà così come percepita dal bambino, a volte spaesando un po' i lettori, forse troppo abituati a dover tenere ben separato il mondo della fantasia.
Visioni a metà tra sogno e realtà, disegni che diventano vivi, rispecchiano i suoi desideri, le sue speranze, il cui Fabio riesce perfino a lasciare uno spazio per un padre colpevolmente assente.
Fabio ha tante cose da dire, la sua mente è brilante e fantasiosa, ma spesso le parole si accavallano sul suo autobus e non riescono ad uscire. La metafora dell'autobus ricorre spesso all'interno della storia, forse troppe volte, ma rende bene l'idea dele difficoltà di comunicazione di Fabio.
Solo Guido riesce a comprenderlo e essere la sua voce, aiutandolo a mettere ordine tra i suoi pensieri e a comunicare con il mondo esterno.
Spesso invece l'ncapacità di riuscire a esprimere i propri pensieri, la difficoltà di interagire con gli altri lo porta ad esprimersi in maniera violenta, a ribellarsi al silenzio forzato con urla sgradevoli.
I due gemelli vanno a scuola, prima insieme e poi separati in classi diverse per renderli indipendenti; pian piano anche Fabio impara ad esprimersi da solo, aiutato da Pinocchio e altre figure fantastiche, che intervengono per aiutarlo a mettere ordine nei suoi pensieri, stipati alla rinfusa sul suo autobus e spesso incapaci di venirne fuori in maniera ordinata.
Pinocchio, Peter Pan e altre figure immaginarie che ricorrono nella storia, segnano tappe importanti nel percorso di crescita di Fabio, in qualche modo lo aiutano a uscire dall'isolamento e a interagire con il mondo esterno.
Altre due figure fondamentali per il bambino sono il medico e la logopedista che seguono il suo percorso, anche loro percepiti in forma di favola e ribattezzati nela sua fantasia "il dottore con le mani grandi e le unghie sporche" e "la ragazza piccolina con gli occhi grandi e la bocca sottile", gli unici oltre alla famiglia ad aver sempre creduto in lui.
Come Pinocchio, Fabio non è più solo un pezzo di legno, un cerebroleso grave, come dicono gli altri dottori, è una persona. È Fabio. solo Fabio. Punto.
Un bambino che va a scuola con la sua bicicletta speciale, senza pedali e rotelle, e può anche portarla in classe; a volte si sente un privilegiato per questo, a volte vorrebbe stare seduto sulle seggioline come gli altri.
Impara a farsi capire, prima con poche parole, poi attraverso il disegno, facendo rivivere nelle sue casette scarabocchiate le persone che ama. Perfino suo padre ha un posto nelle sue case sbilenche: finalmente lo sente vicino, nei sogni gli concede una seconda opportunità, un perdono per la sua vile fuga.
Disegna solo a matita, disdegnando inizialmente i colori, gli bastano pochi tratti per popolare i suoi fogli, far rivivere le persone più care tra quelle pagine.
Crescendo Fabio inizia a confrontare i suoi disegni con quelli della sua compagna di scuola Chiara, da sempre l'amore della sua vita, e a desiderare di immergersi anche nel suo mondo.
Su suggerimento delle maestre, inizia a usare un computer, capace di amplificare le sue possibilità espressive, di fargli imparare nuove parole.
Passi forse insignificanti per gli altri, ma notevoli per Fabio e la sua famiglia, eccitata da ogni parola che il bambino faticosamente riesce a far salire o scendere dal suo autobus.
Pinocchio è sempre lì, a correre dietro alle parole per tenerle nel giusto ordine, per aiutarlo a sistemare al loro posto i tanti stimoli che riceve e che lo aiutano a crescere, a far volare la sua fantasia.
Fabio ascolta con interesse le favole che le maestre gli raccontano, si immerge nelle storie e le rielabora a modo suo, cambiandone a volte il finale negativo.
Tutti possono farcela, basta saper aspettare e dare gli stimoli giusti.


L'ultima parte del libro procede in maniera un po' affrettata, come a voler concludere la storia al più presto, forse perché  l'autrice non può più affidarsi alla narrazione impregnata di fantasia di Fabio, nel frattempo cresciuto, che è forse il punto di forza di questo romanzo molto bello.
Cerca di riassumere in poche pagine quanto accaduto dopo gli anni dell'infanzia, la disillusione di dover chiamare le cose con il loro nome, ma anche la gratitudine verso chi ha sempre voluto considerare Fabio un bambino come gli altri, senza etichette, facendogli vivere una vita normale. È Fabio. Solo Fabio, punto e basta.

Titolo: Sono nato troppo presto
Autore: Giovanna Avignoni
Traduttore: -
Anno: 2014
Editore (cartaceo): Youcanprint
ISBN cartaceo: 9788891133878
ISBN ebook:  9788891140753   
ASIN: B00K5NPA6Q
Scheda cartaceo: Youcanprint | IBS | Amazon |
Lunghezza stampa: 192 p.
Scheda ebook: Youcanprint | IBS | Amazon | Streetlib |
Dimensioni file: 866 KB


---
Recensione pubblicata anche su Braviautori il 30/03/2017
http://www.braviautori.com/book_sono-nato-troppo-presto.html


lunedì 13 marzo 2017

Facciamo un Sal.To. a Torino?


Questo post nasce per coinvolgere anche gli autori e autrici Youcanprint che ancora non sono iscritti al nostro gruppo Youcaniani e aspiranti autori di Youcanprint (o alla fan page Autori Youcaniani), ma vorrebbero partecipare con noi a maggio al prossimo Salone del Libro di Torino. Stiamo già raccogliendo le adesioni e disponibilità a collaborare, ma c'è tempo solo fino al 26 marzo 2017, data limite fissata per confermare la nostra adesione alla manifestazione.


Dopo l'evento di Firenze che vi ho raccontato recentemente, ci stiamo preparando come Autori Youcaniani per partecipare ad altre due importanti manifestazioni letterarie: saremo dal 19 al 23 aprile a Milano Tempo di Libri e poi dal 18 al 22 maggio al Salone del Libro di Torino.
In passato molti autori/autrici Youcanprint, dopo aver appreso dai nostri articoli o dalla newsletter di Youcanprint di queste iniziative organizzate come  gruppo Autori Youcaniani, hanno chiesto maggiori informazioni oppure di poter aderire spesso quando purtroppo i termini per le iscrizioni erano ormai scaduti.
A malincuore abbiamo dovuto dire di no anche se, probabilmente, qualche autore e titolo in più ci avrebbe anche fatto comodo, sia perchè avrebbe fatto scendere le quote individuali per l'affitto dello stand, sia per una maggiore visibilità.
Ma accogliere gli autori in ritardo avrebbe voluto dire ricalcolare tutte le quote individuali fissate, restituire i soldi a chi aveva già pagato e tanti altri problemi logistici e aggiustamenti che avrebbero finito per rallentare una macchina organizzativa già avviata, con il rischio di vanificare tutto il lavoro già fatto.
Perciò questa volta giochiamo d'anticipo, invitando tutti gli autori e autrici che hanno pubblicato con Youcanprint a chiedersi se vogliono partecipare con noi al Salone del Libro di Torino, da anni una delle maggiori manifestazioni letterarie italiane e internazionali.
Una formula ormai collaudata la nostra, sebbene sempre bisognosa di piccoli aggiustamenti: tanti autori indipendenti che si uniscono per proporre insieme le proprie opere letterarie, dividendo le spese dello stand e mettendo a disposizione tempo, buona volontà, capacità organizzative e creative, talenti nascosti e tanto entusiasmo.
Uniti per promuovere l'autoeditoria e vendere i nostri libri, senza fare differenze tra chi è presente fisicamente dietro il bancone e chi vive lontano e ha solo spedito i propri titoli e le proprie speranze.
L'unica condizione richiesta, oltre alla volontà di lavorare insieme, è aver pubblicato i propri libri con la piattaforma Youcanprint.
Purtroppo non possiamo accettare titoli pubblicati con altre case editrici, sia per rispetto verso la Youcanprint che comunque ci sostiene e ci permette di utilizzare il proprio marchio, sia per non confondere il lettore con proposte diverse, non in linea con lo spirito di queste iniziative nate dal basso dalla collaborazione di autori e autrici provenienti da un po' tutta l'Italia, accomunati dalla passione per la scrittura e dall'aver utilizzato questa piattaforma.
All'inizio forse era solo un modo per dividere le spese per l'allestimento dello stand; col tempo stanno nascendo amicizie, collaborazioni, stiamo diventando sempre più un gruppo, stiamo imparando a lavorare insieme, a mettere in comune idee e proposte.
Insieme per avere una vetrina comune per le nostre opere, proponendo un'ampia varietà di stili e generi letterari, tante copertine variopinte e originali e prezzi adatti a ogni tasca.
Chi non ha ancora confermato la propria adesione può farlo entro il 26 marzo nel gruppo creato appositamente per l'organizzazione di questa manifestazione, seguendo la nostra pagina Facebook Youcaniani e aspiranti autori di Youcanprint oppure la fan page Autori Youcaniani, dove troverete informazioni su tutte le nostre iniziative.
Affrettatevi. Vi aspettiamo.




lunedì 27 febbraio 2017

Youcaniani a Firenze, 10 giorni dopo


Ero indeciso se scrivere questo post sulla partecipazione degli Autori Youcaniani a Firenze Libro Aperto 2017: da un lato c'era la voglia di raccontare questa esperienza che ho vissuto, seppure solo in maniera indiretta, dall'altro la consapevolezza di poter trasmettere soltanto delle sensazioni viste dall'esterno, non essendo stato lì di persona. Ho deciso di provarci ugualmente, cercando di fornire un punto di vista diverso, in linea col nome di questo blog.


Firenze, un'altra tappa del nostro tour

"Ho partecipato anch'io a Firenze Libro Aperto 2017, una esperienza bellissima" avrei voluto scrivere come tanti miei colleghi Youcaniani, ma in realtà a Firenze ci sono stati solo i miei libri e l'entusiasmo di partecipare per la prima volta a una manifestazione importante.
Comunque è stata una grande emozione, sia vedere i miei testi esposti insieme a quelli degli altri Autori Youcaniani, sia stare in attesa di notizie, foto, curiosità, dati sulle vendite provenienti da Firenze.
Cercare di abbinare i volti delle persone che stavano lavorando attivamente nello stand con i loro nomi (reali o pseudonimi letterari), vivere la loro emozione di stare lì, immaginare le loro gioie, paure, dubbi, incertezze. Imparare a conoscerli a distanza, vederli spauriti dietro il bancone in attesa dei visitatori, chiedendosi quali parole scegliere per promuovere al meglio i nostri libri, i propri e quelli degli altri colleghi assenti.
Vorrei ribadire questa cosa di cui forse si è parlato poco, l'attenzione degli autori presenti allo stand a non fermarsi solo alla promozione di se stessi e dei propri titoli (cosa peraltro umana e forse anche legittima), ma a cercare di vendere anche i libri degli altri, a giocare insieme come una vera squadra, valorizzando il gruppo degli Autori Youcaniani, la Youcanprint e in generale la scelta dell'autoeditoria, una strada spesso ancora poco conosciuta o vista con diffidenza.
Vorrei ringraziare ancora tutti gli youcaniani che si danno da fare con competenze e modalità diverse per la riuscita di queste manifestazioni, mettendoci la loro creatività, le loro competenze, il loro entusiasmo.
Oltre le persone presenti a rotazione fisicamente nello stand, ci sono quelli che hanno coordinato l'iscrizione a Firenze Libro Aperto, i rapporti con Youcanprint, la ricezione e spedizione dei libri, l'invio delle foto sulle nostre pagine e tante altre cose. E alcuni già preparavano il prossimo evento MIlano Tempo di Libri (19-23 aprile 2017).
Non sempre tutto ha funzionato alla perfezione: a volte ci sono state sovrapposizioni di competenze, momenti di apatia, incertezze, a volte non si sapeva chi doveva fare cosa. Chi era a casa spesso pretendeva una cronaca puntuale dell'evento, corredata di foto e articoli che non sempre chi era allo stand aveva il tempo e la possibilità di realizzare.
L'impostazione iniziale dello stand, con i libri ben ordinati per genere sui tavoli, è stata più volte rielaborata per cercare di attirare l'attenzione dei potenziali lettori, ispirandosi a quanto fatto di buono dagli altri stand concorrenti. E forse qualcuno di loro ha preso spunto anche da noi 😊
Comunque alla fine tutto è andato per il meglio, molti hanno apprezzato il nostro stand multicolore e l'idea nuova di un gruppo di autori e autrici indipendenti che partecipano insieme, collaborando invece che facendosi concorrenza. Senza il contributo (non solo economico) di ciascuno di noi, probabilmente anche gli altri  non avrebbero potuto realizzare il loro sogno.
Concludo con una carrellata di immagini provenienti da Firenze Libro Aperto 2017, una sintesi per immagini di quel che è accaduto in questi tre giorni.
Potete trovare una galleria più ricca nella nostra pagina Autori Youcaniani
https://www.facebook.com/pg/autori.youcaniani/photos/?tab=album&album_id=1293574664018949


Gruppi di Autori Youcaniani che si sono alternati allo stand




---
Gli Youcaniani si preparano all'arrivo di orde di visitatori 


---
I nostri libri, i protagonisti dell'evento



---
Alcuni degli autori e autrici presenti allo Stand 
(segnalatemi eventuali errori nei nomi o altro)

Alice Tani

Bernadetta C. Ranieri

Ciro Abbate


Elèonore Shelly Gottardi

Eric Gentili

Giovanna Avignoni, Mario De Tata e Veronika Santiago


Giovanni Floccari

Letizia Tomasino

Logren Arbor

Marco Cibecchini

Marco Mancinelli

Matteo Angioni

Miriam Gaudio

Olga De Blasio

Pietro Romano

Raffaella Aquilina

Veronika Santiago 

Vincenzo A. Pistorio
---

Ci vediamo ad aprile a Milano
prossimo appuntamento: Milano Tempo di libri

Post più popolari