Translate

giovedì 17 novembre 2016

Essere Youcaniani - autori indipendenti per scelta


Cosa vuol dire essere uno Youcaniano ? Non è un extraterrestre o un originario dello Yucatan, come qualcuno pare abbia mal interpretato recentemente.
Siamo autori indipendenti, termine che preferisco all'inglese
self publisher , alla sua traduzione letterale autopubblicato e alla pessima abbreviazione indie, usata soprattutto in ambito musicale.
Autori che hanno scelto di pubblicare con la piattaforma Youcanprint e che poi si sono ritrovati a discutere nel gruppo Autori Youcaniani su Facebook e hanno deciso di realizzare alcune cose insieme come la recente partecipazione all'Expo Libri di Padova.
Per descrivere lo spirito che ci anima e spiegare meglio
il valore di questa scelta editoriale mi affido alle parole dela scrittrice Chiara Saccavini, che ha saputo raccontarlo con sincero entusiasmo.
Ringrazio Chiara per avermi permesso di pubblicare questo suo appassionato articolo.






Cari lettori, sono un’autrice Youcaniana e ne sono fiera.
Scrivo, leggo, rileggo, centellino le parole del mio libro che viene pubblicato così come io decido e come tale giunge direttamente nelle vostre mani. Tutto chiaro, semplice, diretto, senza zone oscure, direttamente dalla fantasia partorita dalla mia mente ai vostri occhi avidi di storie. È perché io sono un autore, sono ancora signora di me stessa.
Scelgo come esprimermi, quanto approfondire i concetti, senza egocentrici direttori di grandi case editrici, che pretendono solo successi, e che mi dicono dove fermarmi per far piacere al pubblico impigrito.
In un paese dove a malapena un terzo della popolazione legge tre libri all’anno, io scrivo. Scrivo perché così ho deciso. Scrivo perché cerco di comprendere il Libro del Mondo, in cui non vi è nulla che ‘non possa essere considerato scrittura’, come ci insegnò il saggio Ibn Arabi. Scrivo perché ho scelto di condividere queste mie piccole o grandi scoperte.
Sono un’autrice Youcaniana e sono una ribelle.
In un mondo assuefatto ai grandi enunciati, dove anche i libri sono mercificati e venduti a peso nei grandi centri commerciali, io scelgo di esistere come persona, libera di enunciare i miei propri pensieri, libera di esprimere le mie passioni, al grado più alto che mi è possibile raggiungere. Perché non è vero, come qualche invidioso suggerisce, che gli autori che scelgono il self publishing siano gli scarti delle grandi editorie dai piedi di argilla… loro hanno una politica commerciale, noi abbiamo la passione, e saranno solo i lettori a scegliere.
All’estero essere un self made author è già qualcosa che si aggiunge ai meriti di uno scrittore. E, come un fiume, piano piano anche da noi gli autori che si auto pubblicano, lambiranno con i loro scritti pervicaci e consumeranno con le loro parole pian piano l’argilla di quei piedi giganteschi.
Così è accaduto a metà novembre, all’Expo Libri di Padova, a cui un manipolo di autori si sono presentati con libri e booktrailers dando vita, per l’ennesima volta, alla sfida eterna tra Davide e Golia.
Da soli non avremmo avuto questa possibilità, ma insieme abbiamo potuto farcela, grazie all’abile e paziente direttore del nostro polifonico coro, Roberto Serafini, grazie a Olga De Blasio che ci ha dato il ‘la’, grazie alla sapiente regia dietro le quinte di Youcanprint. Ma saranno le nostre voci a vincere questa sfida. Caro lettore, a te la scelta di ascoltare questo canto!


(di Chiara Saccavini) 






Post più popolari